Parte il primo dei due progetti che come studio seguiremo nel contesto di Open Vicoli: l’idea è nata dopo una visita a Palazzo Rosso di Genova, in cui ho “scoperto” i bellissimi pavimenti ottocenteschi, di solito nascosti per i turisti. L’architetto razionalista Franco Albini infatti li aveva fatti coprire inizialmente per neutralizzare l’ambiente espositivo e, a causa di lavori poco attenti alla conservazione, è stato necessario un restauro. Attualmente sono perfettamente visibile e recuperati, un tesoro che potrebbe sparire di nuovo a breve (anche per preservarli dall’usura) chissà per quanto tempo.
Le forme, i materiali e i colori di questi pavimenti sono stati l’ispirazione per il laboratorio e il progetto di formazione che prevede la partecipazione di diversi soggetti, tra i quali l’Accademia Philos, che si occupa di soggetti con problematiche legate allo spettro autistico, operatori di Solidarietà e Lavoroche si occupano di attività didattiche nei musei, operatori dei Servizi Educativi del Comune, la cooperativa MadLab 2.0 che si occupa di progetti 3D, lo studio artegioco, e naturalmente il coinvolgimento di Palazzo Bianco e Palazzo Rosso.
Il progetto
Con una prima serie di incontri con gli operatori del “ Formicaio”, abbiamo realizzato dei pannelli visivi di rielaborazioni grafiche derivate dalle fotografie di particolari, senza uno schema prestabilito, seguendo semplicemente la composizione di linee, forme, colori e mettendo in evidenza le singole composizioni presenti in ogni inquadratura.
Possiamo dire che questo è l’approccio più immediato e semplice, adatto anche a bambini di scuola elementare e media inferiore, perché stimola la percezione della struttura e dello spazio e può essere utilizzato anche come spunto narrativo, da gioco astratto a racconto.
La formazione prevede una serie di incontri a carattere pratico/laboratoriale che sviluppi i diversi percorsi visivi per gradi di difficoltà. In questa fase siamo ospiti dello spazio in Darsena di Dialoghi nel Buio, una location molto suggestiva e sorprendemente luminosa. I partecipanti al progetto hanno avuto modo e spazio per lavorare in libertà con una splendida vista a 360°.
Si parte da queste immagini e si prosegue con l‘analisi di giochi compositivi, dai reticoli alle simmetrie, dalle ripetizioni formali ai contrasti cromatici, dal bianco/nero al colore.
Verranno proposti esempi allargati alla storia dell’arte e dell’architettura, dai mosaici dei pavimenti romani a quelli delle chiese e dei palazzi fino al contemporaneo.
In una seconda fase del percorso, invece, si è pensato alla realizzazione di una scatola gioco, composta di elementi formali ricavati dai pavimenti in oggetto. A tale scopo si è reso necessario un approccio più tecnico, con rilevazioni e misurazioni reali, in visione frontale, senza deformazioni prospettiche: un compito svolto dagli studenti della Clemson University, seguiti dal docente Luca Rocco. Questo porterà ad una grafica reale dei motivi decorativi, con il disegno delle forme e dei loro incastri, che serviranno anche per i laboratori di formazione.
La progettazione della scatola gioco, con il coordinamento di MadLab 2.0, prevede anche l’inserimento di alcuni studenti che vogliono continuare a seguire gli sviluppi e approfondire l’argomento, con modalità da concordare.
A questo proposito, sto sviluppando il progetto anche per gli studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, per il tramite della Docente di Decorazione Beatrice Giannoni…
Ed ecco qualche anticipazione del prossimo appuntamento del laboratorio: moduli, composizioni, simmetrie…